Insomma, un grande affare che colpisce milioni di passeggeri. Il provvedimento contenuto nel Dpcm recita testualmente: “I passeggeri dell’aereo devono indossare una mascherina chirurgica che verrà sostituita ogni quattro ore qualora venga autorizzata una deroga alla distanza interpersonale di un metro”. Pertanto, in tutti gli aerei dotati di filtri Hepa in cui i passeggeri sono seduti uno accanto all’altro, è necessario indossare e cambiare mascherine chirurgiche o dispositivi di sicurezza superiori ogni quattro ore. E Alitalia nota che l’ha scritto anche sul sito.
Nel frattempo, a Fiumicino e nei principali aeroporti, il Ministero della Salute sta predisponendo quanto sarà necessario per effettuare prelievi rapidi per chi sbarca da Spagna, Grecia, Croazia e Malta. I medici dell’USMAF, incaricati dei test, dovrebbero essere pronti tra pochi giorni. A Fiumicino i passeggeri saranno seduti in un’area riservata del Terminal 3 dove dovrebbero avere la risposta sul tappetino entro mezz’ora.
Ordinanza del Ministero della Salute
Coloro che entrano in Italia dalla Croazia, Grecia, Malta o Spagna e che vi sono stati nei 14 giorni precedenti (non solo per soggiorno, ma anche per transito), devono sostenere il tampone per verificare se l’infezione da Sars -Cov-2, secondo l’ordine firmato dal Ministero della Salute Roberto Speranza per misure di contenimento Covid-19 e valido da oggi. I passeggeri sono tenuti a presentare al vettore, 72 ore prima dell’ingresso in Italia, i risultati di un test (molecolare o antigenico) effettuato mediante tampone e che deve essere negativo. In caso contrario, se c’è la possibilità, c’è l’obbligo di fare il test all’arrivo in aeroporto, porto o zona di confine, oppure, entro 48 ore dall’arrivo in Italia, con dell’azienda sanitaria locale di riferimento. Nell’attesa del test, è necessario sottoporsi all’isolamento fiduciario. Tutti coloro che arrivano dalla Croazia, Grecia, Malta o Spagna sono tenuti a comunicare, una volta in Italia, il loro arrivo al servizio di prevenzione dell’autorità sanitaria competente nella regione. In caso di comparsa di sintomi legati al Covid-19, c’è l’obbligo di segnalarlo alle aziende sanitarie tramite numeri telefonici dedicati e di sottoporsi, secondo le determinazioni, all’isolamento. Ma ecco le reazioni delle diverse regioni.
Calabria
Nuovo ordine del Presidente della Regione Calabria Jole santelli sulla prevenzione del Covid-19. Da oggi fino alla fine del 7 settembre, le persone che arrivano in Calabria “dopo aver visitato o attraversato la Croazia, la Grecia, Malta o la Spagna nei 14 giorni precedenti” devono presentare il “certificato” di aver sottoposto, entro 72 ore prima dell’ingresso nel territorio regionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato mediante tampone con esito negativo “oppure di avere” l’obbligo di presentare ad un tampone prelevato entro 48 ore dall’ingresso nell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente “. L’ordinanza prevede inoltre “l’obbligo di utilizzare maschere o altra idonea protezione, in tutti i luoghi chiusi e aperti e accessibili al pubblico, nei casi in cui non sia possibile rispettare le distanze interpersonali, fermo restando in ogni caso il divieto di raccolta “.
Veneto
Governatore del Veneto Luca Zaia, che ha firmato un’ordinanza valida fino al 6 settembre, annuncia: “Ci stiamo preparando ad attivare nei punti di arrivo come porti e aeroporti con bolli rapidi per chi rientra da Malta, Spagna, Grecia e Croazia “.
Emilia romagna
Per chi torna in Emilia Romagna da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, non ci sarà quarantena nel tempo di attesa per il tampone e nemmeno per l’attesa del risultato. Viene confermato l’obbligo di informare le autorità sanitarie dell’arrivo di questi paesi da sottoporre a test.
Lazio
La Regione Lazio comunica che “da oggi sono attivi tutti i drive-in per testare chi rientra da Grecia, Croazia, Spagna e Malta. Chi torna alla Lazio deve fare due cose: avvisare il numero verde. 800.118.800 oppure tramite l’applicazione “Lazio Dottore Covid” e presentarsi al drive-in con tessera sanitaria e documento di viaggio. Se accompagnato da prescrizione medica, accelera le operazioni di follow-up. I parcheggi drive-in sono aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 tranne la domenica (il drive per San Giovanni è aperto anche la domenica). per qualsiasi informazione contattare il numero verde 800.118.800 oppure segnala il tuo rientro tramite l’applicazione “lazio doctor covid”.
Liguria
Bolli obbligatori in Liguria per chi rientra da vacanze o viaggi di lavoro da Malta, Croazia, Spagna, Grecia e per chi proviene da questi paesi, ha deciso il governatore Giovanni Toti. “D’intesa con il Ministero della Salute, ho chiesto al sistema sanitario ligure di assoggettare a prelievo obbligatorio tutte le persone in arrivo o in ritorno da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Chiunque provenga da questi Paesi. dovrà effettuare un test molecolare nelle ore precedenti la partenza da esibire all’arrivo, oppure dovrà presentarsi alla ASL locale per sottoporsi ad un prelievo appena rientrato in Liguria ”. Per il governatore “la situazione Covid in Liguria è sotto controllo, gli ospedali non hanno pressioni, gli uffici di prevenzione stanno lavorando per rintracciare ogni contatto. Dobbiamo lavorare tutti per non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora e continuare il strada per la ripresa “.
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