Il bonus ristrutturazione rappresenta uno degli interventi più interessanti lanciati dal governo per contrastare la crisi del settore delle costruzioni. Tuttavia, poiché il vantaggio offre grandi vantaggi a chi effettua interventi nei settori coperti, sono state stabilite delle salvaguardie anche contro i detrattori. Pertanto, accanto al beneficio, sono state inflitte sanzioni a chi utilizza il 110% Superbonus, senza averne diritto. Il comportamento difettoso assume la forma di una detrazione con un credito d’imposta non maturato o inesistente. Quindi il consiglio è di non lasciarsi tentare da ristrutturazioni gratuite, beneficiando del Superbonus 110% grazie ad una falsa dichiarazione. In altre parole, la sanzione scatta se viene richiesta la detrazione fiscale massima, pur sapendo di non avere le condizioni necessarie.
Sanzioni contro gli intelligenti della maxi deduzione
Pertanto, è stato detto che ci sono sanzioni contro chi utilizza il 110% Superbonus senza averne diritto. Pesanti anche le sanzioni previste dal governo nei confronti delle persone in gamba della maxi detrazione. Se, infatti, il fileAgenzia delle Entrate constata l’inesistenza, anche parziale, dei requisiti, infligge un’ammenda.
Inoltre, in caso di false dichiarazioni o dichiarazioni giurate da parte di professionisti, i servizi cessano di esistere e si applicano sanzioni amministrative. Se, quindi, l’atto costituisce un crimine, ci sono anche conseguenze penali. In pratica, il contribuente dovrà restituire le somme contestate e pagare gli interessi, oltre alle sanzioni. Sono invece responsabili i fornitori e gli aventi causa che usufruiscono del credito d’imposta ricevuto dal contribuente nella misura dell’uso improprio del credito stesso. Tuttavia, chi ha ricevuto il credito, se lo ha avuto in buona fede, non perde il diritto di utilizzarlo.
Tutto questo, anche se è dimostrato che il contribuente non aveva diritto al superbonus. Quanto all’ammontare delle sanzioni, variano a seconda dell’irregolarità commessa. Ad esempio, nel caso in cui il credito d’imposta sia esistente ma non esigibile, la penale è pari al 30% del credito utilizzato. Se invece il credito è inesistente la penale va dal 100% al 200% dell’importo dei crediti. Inoltre, non sarà possibile effettuare un pagamento facile. Inoltre, il cessionario e il fornitore saranno responsabili in solido con il beneficiario del superbonus per il reato commesso.
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