Virus, centomila italiani in vacanza nei luoghi a rischio: rischio salute bomba

È facile dire: tamponi il quarantena a tutti gli italiani di ritorno dai paesi europei doveepidemia è ricominciato di nuovo, ragazzi in cerca di vita notturna Croazia ha sulla cinquantina che sorseggia un bicchiere di hierbas Formentera, di coloro che compiono il viaggio dalla maturità al Malta alla coppia di anziani che si rilassa nel Cicladi. C’è un problema con i numeri, perché qui non si parla di poche centinaia di viaggiatori, ma di almeno centomila italiani che hanno scelto di viaggiare vacanza, pur rimanendo nell’area Schengen (escluso Croazia che è comunque l’Unione Europea).

Vacanze all’estero, ipotesi di quarantena per i ritorni da Spagna, Croazia, Grecia e Malta

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Fenomeno

Centomila ad agosto non sono molti, nell’era pre-Covid era il numero di passeggeri che in un solo giorno contava un solo aeroporto italiano, quello di Fiumicino. Ovviamente c’è stato un crollo dei viaggi, ma sommando tutti i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere Spagna, Croazia, Grecia e Malta (anche se in realtà bisogna aggiungere anche la Francia, dove è partito il virus circolare in modo significativo) quando in questa prima parte di agosto si raggiunge anche un numero di sei cifre.

Gli italiani hanno viaggiato in auto privata (soprattutto in Croazia e Grecia), traghetti, pullman (ad esempio, gite scolastiche nell’isola di Pag) e aereo. Qualunque sia la scelta fatta per organizzare i controlli – quarantene, test sierologici, prelievi rapidi, prelievi tradizionali – dovrà considerare il ritorno di un fiume di persone che continua, tra l’altro, a ingrossarsi ogni giorno di nuove partenze. E ovviamente non si può dire “testiamo i ragazzi che sono stati contagiati durante le vacanze estive”, perché una misura di questo tipo può essere programmata solo per determinate fasce di età e soprattutto perché ci sono anche tante trenta, quaranta in lista e 50 che tornano positivi come i più giovani.

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Come si arriva a centomila? Partiamo da chi viaggia in aereo: tra Fiumicino e Malpensa ci sono mediamente dai 60 ai 70.000 passeggeri al giorno (arrivi e partenze), a cui vanno aggiunti altri aeroporti come Bologna, Bergamo, Venezia, Napoli, Pisa e Sicilia e Sardis. La percentuale maggiore vola ancora verso destinazioni nazionali, ma c’è ancora una quota condivisa su alcune destinazioni europee, in particolare Spagna e Grecia. Se a questo aggiungiamo le migliaia di persone che hanno preso il traghetto, ad esempio dal porto di Ancona (dove si raggiungono Croazia e Grecia, fino a 2000 passeggeri al giorno), auto private e bus, un stima attendibile è giustificata. 100mila italiani partiti ad agosto per destinazioni oltre confine. Sia chiaro: il mantra “passiamo le vacanze in Italia” è stato rispettato dalla grande maggioranza, la Puglia è esaurita, la Sicilia e la Sardegna hanno tante presenze, c’è una riscoperta dell’Abruzzo e anche della Rivera Romagna. Va bene, ma c’è ancora una fetta di persone – molte giovanissime, ma non solo – che viaggiano per l’Europa. Per questo organizzare, ad esempio, uno screening con i tamponi per tutti coloro che tornano, sarà molto complicato.

L’onda

Cerchiamo di essere ancora più concreti: al di là dell’altissimo numero di contagi in Spagna, in realtà, non c’è stato un boom di ritorni da questa nazione di italiani positivi. Detto questo, immaginiamo di fare domani i test all’aeroporto di Fiumicino per tutti i voli dalla Spagna. Ebbene, arriveranno due aerei da Ibiza (anche se non sono pieni, ci saranno già almeno 200 passeggeri), 4 da Madrid, 5 da Barcellona, ​​1 da Malaga, 1 da Siviglia. E la Grecia? Sempre domani sono previsti due voli da Mykonos, uno da Santorini, tre da Atene. E la Croazia? Un volo da Spalato. Aggiungiamone uno da Malta. Sempre supponendo che non siano tutte piene, tuttavia, stiamo parlando – in un solo giorno – di almeno 2.000 persone da tamponare. E poi c’è Malpensa, Bergamo, Marconi a Bologna, Capodichino a Napoli. Ci sono porti, ci sono confini.

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In sintesi: controllare con campioni ogni 100.000 italiani che si trovano in questi giorni nei paesi europei dove si è registrato un aumento dei casi positivi, sarà tutt’altro che semplice. Per questo è importante che chi è in vacanza oggi in Spagna, Grecia, Malta e Croazia (ma anche in Puglia, Ponza, Ischia, Capri, Sabaudia, Fregene o Romagna perché il principio è lo stesso), stai molto attento e scrupoloso, goditi la vacanza ma usa la maschera e mantieni le distanze. E quando torna, proteggi i soggetti più fragili, evitando magari di andare a baciare tua nonna dopo una settimana di follia nei disco pub della Croazia.

Ultimo aggiornamento: 05:44


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