il Viminale appello a Tar siciliano contro l’ordine del governatore Nello Musumeci, che ha vinto lunedì scorso a mezzanotte svuotamento degli hotspot e centri di accoglienza di motivi di salute. Il gesto del ministro Luciana Lamorgese si svolge in modo beffardo il giorno positività al coronavirus un agente dell’XI Reparto Mobile di Palermo impegnato nella Lampedusa, che ospita quattro volte il migranti cancellato, confermando così una situazione incontrollabile come riferito dal Governatore.
Secondo il ministero dell’Interno, l’ordinanza Musumeci sarebbe illegittima “perché avrebbe effetti su altre regioni” (i migranti avrebbero dovuto essere trasferiti fuori regione), ma come sottolinea Claudio zucchelli, attuale presidente dell’equivalente siciliano del Consiglio di Stato ed ex direttore del Dagl (Assessorato Affari Legali e Legislativi di Palazzo Chigi) da dieci anni, la questione giuridica è molto più complessa. Il parere legale pubblicato online e rilanciato da Giornale, definisce “non corretto, oltre che errato“il primo piede utilizzato dal ministero dell’Interno, quello della” nullità “del decreto del governatore siciliano”. Ha forza e valore di provvedimento amministrativo “e quindi” finché il giudice amministrativo non lo annulla o ne sospende gli effetti, è dirigente ed esecutoreSecondo Zucchelli. L’ordinanza è legittima perché in materia di salute e che il governatore ha facoltà di applicarla, ai sensi dell’articolo 31 dello Statuto della Sicilia (Regione Autonoma), secondo cui “il mantenimento l’ordine pubblico è assicurato dal Presidente della Regione attraverso la Polizia di Stato che, nella Regione, dipende dalla disciplina, per impiego e fruizione, della Giunta regionale.
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