In un precedente articolo ci siamo occupati dell’opportunità di acquistare una casa in campagna.
Tornando alla questione immobiliare, questa volta parlando delle rovine. E ‘inoltre possibile usufruire della detrazione maggiorata del 110% per gli interventi effettuati su edifici classificati “collaboratoIn altre parole, fatiscente o in cattive condizioni al punto da non essere più abitabile.
Quali sono le unità che collaborano
Con la richiesta di delibera n ° 326 del 9 settembre 2023, si chiede all’Agenzia delle Entrate se sia possibile ottenere la maggior detrazione per interventi che coinvolgono unità collaboratrici.
Trattasi di unità immobiliare iscritta al catasto nella categoria “F / 2” (unità collaboratrici), non abitabile e, quindi, non produttrice di reddito. Sull’immobile sono previsti interventi di riduzione di due classi di rischio sismico ed efficienza energetica.
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L’Agenzia delle Entrate conferma la possibilità per il contribuente di usufruire della detrazione del 110% per le spese sostenute per interventi effettuati sulle unità collaboratrici, anche se non destinate alla residenza principale. Con eventuale utilizzo diretto o usufruendo dell’eventuale opzione di sconto o cessione, se relativi a spese sostenute nel 2023 e nel 2023.
Quando puoi avere accesso all’eco-bonus?
Per accedere all’eco-bonus, gli edifici dei dipendenti devono essere dotati di un impianto di riscaldamento conforme alle caratteristiche tecniche previste dal decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311. Anche se l’impianto non è funzionante, deve essere collocato negli ambienti in cui vengono effettuati gli interventi di riqualificazione energetica.
Inoltre, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, la struttura è disponibile per interventi effettuati sia sull’abitazione principale che sull’immobile da incorporare.
L’Agenzia delle Entrate richiama le tre modalità considerate per l’utilizzo dello strumento:
utilizzo diretto della detrazione;
sconto in fattura;
bonifici ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari
Dalla risposta dell’Agenzia delle Entrate, potrebbe avere senso comprare un rudere! E rinnovalo “gratis” con il Superbonus.
Ovviamente è fondamentale contattare un tecnico che dovrà verificare se nel singolo caso ci sono dettagli per richiedere bonus di stato.
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