Vacanze all’estero, ipotesi di quarantena per i ritorni da Spagna, Croazia, Grecia e Malta

Lazio, Emilia romagna e Campania, in diverse forme, iniziano con i tamponi per chi torna dall’estero. Il Puglia richiede due settimane di quarantena da chi viene Grecia, Malta e Spagna. il governo? Studia sempre i test, prepara una circolare, ma valuta anche i file quarantena. Ricorda: per chi viene da Romania e Bulgaria l’obbligo di isolamento per 14 giorni è stato prorogato fino al 7 settembre. Il Croazia, come Romania e Bulgaria, è Unione Europea ma non è in area Schengen, ed è sotto osservazione del Ministero della Salute alla luce dei tanti giovani italiani che tornano positivo dopo vacanza. Per questo Paese, però, l’Emilia Romagna ha già deciso quarantena (“Per quanto riguarda i rimpatri dalla Croazia, le disposizioni dell’ordinanza 144 si applicano ai paesi non Schengen: 14 giorni di autoisolamento”).

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Il Ministero della Salute sta inoltre osservando attentamente l’evoluzione dell’epidemia in Grecia (oltre 200 casi, si tratta della seconda ondata), Spagna e Malta. Si tratta di Paesi dell’area Schengen, si sta valutando l’uso della quarantena perché è l’arma più efficace, ma presenta controindicazioni: tensioni diplomatiche e difficoltà nel verificare l’effettivo rispetto. isolamento in casa per migliaia di italiani di ritorno dalle vacanze. Parallelamente sta per essere rilasciata una circolare ministeriale, firmata dal professor Gianni Rezza, che deve ordinare i ritiri rapidi in aeroporto, porti e frontiere da sottoporre a chi rientra aree con alta circolazione di virus. Questo crea molta confusione e, come è successo in passato, le regioni si stanno muovendo più velocemente del dipartimento.

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Confusione

Insomma: il governo sta studiando, alcune regioni (Lazio, Campania ed Emilia Romagna) hanno già avviato. La Puglia preferisce imporre la quarantena ai vacanzieri. In ordine: La Regione Lazio ha detto che utilizzerà campioni rapidi per effettuare controlli su chi rientra da Paesi come la Spagna. Secondo il commissario Alessio D’Amato, partirà già nei pressi di Ferragosto; il presidente della Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha chiesto al governo di estendere questa linea a livello nazionale; il ministro della Salute, Roberto Speranza, attende che il comitato tecnico-scientifico specifichi quali campioni rapidi possono essere utilizzati.

Il professor Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico dello Spallanzani: “Non abbiamo ancora uno strumento veramente efficace per la rilevazione rapida del Covid. Sono entrati in pratica i test rapidi, eseguibili in tempi brevissimi. Non sono ottimali, dipendono da quando si ha l’infezione. Ma dobbiamo usare tutti gli strumenti ”.

Secondo il professor Walter Ricciardi, consigliere di Speranza, “Non esiste una formula che funzioni per tutto, serve una strategia articolata per intercettare i casi di rientro dall’estero, che possa includere sia campioni e quarantene. Va calibrato sulle singole nazioni ma anche sulle singole regioni, la Spagna non è la stessa cosa ”. È una fase di attesa, anche se il rientro dalle vacanze continua a causare nuovi casi positivi, soprattutto da Grecia e Croazia. Speranza ha parlato anche di “test sierologici”, che sono diversi dal tampone rapido: quest’ultimo, con minore precisione rispetto al molecolare ma con maggiore velocità, dice se in quel momento siamo positivi; quello sierologico se abbiamo sviluppato anticorpi e quindi veniamo a contatto con il virus.

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Il professor Andrea Crisanti, dell’Università di Padova, scuote la testa: “Sulle persone che sono state in vacanza per una settimana in Croazia o in Grecia la sierologia è del tutto superflua: in così poco tempo è improbabile che il soggetto ha già anticorpi. L’unico modo è il tampone tradizionale, perché il digiuno, anche se dà una risposta in 15 minuti, se fatto in aeroporto su 1000 persone, richiede molto tempo. La scelta dell’Emilia-Romagna ha un senso ”.

Veniamo all’ordinanza firmata dal Governatore Stefano Bonaccini, sempre per la serie di regioni che accelerano rispetto al governo: da oggi quelle di ritorno da Spagna, Grecia e Malta dovrebbe comunicarlo all’ASL e fare il tampone molecolare. Pertanto, l’operazione non verrà effettuata in aeroporto. Per chi torna dalla Croazia, quarantena.

Simile alla linea del governatore De Luca in Campania: “Chi torna dall’estero deve avvisare l’Asl e dovrà sostenere la prova”. In serata, ordine del governatore della Sicilia Nello Musumeci: controlli sanitari per chi rientra da Grecia, Malta e Spagna. E in Puglia il governatore Emiliano dice: “Metti in quarantena chi torna da Grecia, Malta e Spagna”. Siamo a metà agosto, ma non esiste una strategia chiara e valida in tutta Italia per affrontare i casi di rimpatrio.

Ultimo aggiornamento: 00:10


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